James Frazer
si preoccupò di individuare quali fossero i principi del pensiero su cui essa
si basa la magia, arrivando a isolarne due:
-il principio di similarità (secondo il
quale il simile produce il simile)
-il principio di contatto (secondo il
quale le cose che sono state a contatto tra loro continuano ad agire l'una
sull'altra anche dopo la cessazione del contatto fisico).
I
due principi danno origine, rispettivamente, alla magia omeopatica e alla magia
contagiosa, che sono due rami della magia simpatica, così chiamata perché si
basa sull'esistenza di una 'segreta simpatia' che rende possibili, tra le cose,
azioni a distanza.
Secondo
Frazer, la magia in quanto sistema di pensiero o visione del mondo si basa
sullo stesso principio della scienza moderna: l'universo
è ordinato e uniforme, e in esso ogni causa è seguita da un effetto.
Ciò che
rende la magia un sistema di pensiero “prescientifico” è l'errata applicazione
dei due principi del pensiero, che di per sé, invece,
sono corretti: l'associazione di idee simili e l'associazione di idee contigue
nello spazio e nel tempo.
.
L'antropologo Edward Evans-Pritchard (1902-1973) tra il 1926 e il 1930
partecipò a 3 spedizioni nel regno degli Azande, un popolo di coltivatori,
cacciatori e pescatori del Sudan meridionale, di cui descrisse la cultura nel
volume Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande (1937).
Per comprenderne le
usanze, Evans-Pritchard imparò la lingua locale e visse a stretto contatto con
loro
Ciò gli permise di dare un'interpretazione
non semplicistica e molto innovativa del molo sociale svolto dalla magia.
Ma,
contrariamente agli evoluzionisti, Evans-Pritchard non era interessato alla
magia come tappa di un processo evolutivo riguardante tutta l'umanità, ma a un
tipo di magia particolare, quella degli Azande.
Il pensiero magico coesisteva con il
ragionamento empirico (non razionale;non ricavato per puro ragionamento) e in un certo senso lo completava, integrandolo da un
punto di vista psicologico e sociale.
Nel
contesto culturale studiato da Evans-Pritchard, dunque magia e stregoneria non
hanno a che fare con il soprannaturale ma sono realtà profondamente umane
strumenti con cui difendersi dai nemici o con cui attaccarli; attraverso gli
oracoli, gli esorcismi e i vari tipi di rimedi esse danno vita a un sistema di
credenze e pratiche assai difficile da smontare perché provvisto di una logica
interna.
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